Venerdì della XX settimana del T.O.

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Venerdì 21 agosto – Memoria di San Pio X, Papa
Colore Liturgico: Bianco
Letture del giorno: Ez 37,1-14; Sal 106; Mt 22,34-40: Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso.

Santo del giorno
San Pio X (Giuseppe Sarto), Papa
Nacque a Riese, Treviso, il 2 giugno 1835 – morì a Roma il 21 agosto 1914
Papa dal 09/08/1903 al 20/08/1914; il suo motto che egli attuò scrupolosamente in tutto il suo Pontificato fu « Instaurare omnia in Christo», cioè rinnovare ogni cosa in Cristo.
Brevi cenni biografici
Giuseppe Sarto nacque a Riese, presso Treviso, il 2 giugno 1835, da Giovanni Battista Sarto e da Margherita Sanson, poveri, ma ottimi coniugi, cari a tutti per il loro spirito di carità, secondo di 10 figli; il padre era messo comunale e nel tempo libero coltivava un piccolo appezzamento di terreno, la madre era sarta. Ricevette i primi insegnamenti religiosi in seno alla famiglia.
Nel novembre del 1850 entrò nel Seminario di Padova, il 18 settembre del 1858 fu ordinato sacerdote a Castelfranco Veneto e il giorno seguente celebrò la Prima Messa Solenne nella nativa Riese, dove era stato battezzato e aveva ricevuto la Prima Comunione.
Fu Cappellano a Tombolo (pd), dopo aver vinto un concorso divenne Parroco a Salzano e poi, nel 1875, Canonico e Cancelliere della Curia di Treviso. Ma tanto fu lo zelo e la competenza dimostrata nell’esplicare le mansioni affidategli, che Leone XIII lo elesse il 24 novembre 1884 Vescovo di Mantova, in seguito, il 12 giugno 1893 Cardinale e il 15 giugno lo inviò Patriarca di Venezia.
Il 20 luglio 1903 ad oltre 93 anni, morì papa Leone XIII, che aveva governato la Chiesa oltre 25 anni e il patriarca di Venezia card. Sarto partì alla volta di Roma, alla stazione ferroviaria una gran folla lo circondò per salutarlo ed egli commosso rassicurò loro “Vivo o morto ritornerò”, del resto il biglietto per il treno che gli era stato offerto, era di andata e ritorno.
Quelle parole furono profetiche, il patriarca Sarto non tornò più a Venezia, perché eletto Papa dopo quattro giorni di conclave il 3 agosto 1903, nonostante le sue implorazioni a non votarlo, il quale alla fine accettò prendendo il nome di Pio X;ma un suo successore, papa Giovanni XXIII, anch’egli patriarca della città lagunare, autorizzò il ritorno dell’urna con il corpo dell’ormai santo Pio X, che avvenne trionfalmente il 12 aprile 1959; l’urna esposta nella Basilica di San Marco, rimase a Venezia per un mese fino al 10 maggio, a ricevere il saluto e la venerazione dei suoi veneziani.
Il suo pontificato durò 11 anni.
Sulla Cattedra di Pietro Pio X fece delle riforme che rimarranno indelebili nella storia del Pontificato, dalla riforma della Musica Sacra, al dogma dell’Immacolata, alla codificazione del diritto canonico ad encicliche sul catechismo, contro la Massoneria, alla riorganizzazione dell’Azione Cattolica. Non ultima la riforma di portare ai 7 anni l’età della Prima Comunione, che fino allora si faceva in età molto più avanzata Decreto Quam singulari Christus amore sulla comunione ai fanciulli.
Pio X fu sensibile a molti altri gravi problemi sociali, politici ed economici del suo tempo, tra cui il socialismo, problema aperto dalla “Non expedit” di Pio IX; la separazione francese fra Stato e Chiesa, i problemi sindacali esistenti in alcuni stati europei; l’avvicinarsi della guerra mondiale, o com’egli diceva, « il guerrone ». Gemeva, implorava la pace; ma la voragine s’aprì inesorabilmente.
Verso la fine del suo pontificato, sull’Europa si addensavano nubi minacciose di guerra, che coinvolgevano molti Stati cattolici in contrasto fra loro. Dopo l’attentato di Sarajevo all’arciduca ereditario Francesco Ferdinando, seguì il 28 luglio 1914 l’attacco dell’Austria alla Serbia e man mano il conflitto si estese a tutta l’Europa; per papa Pio X, già da tempo sofferente di gotta e quasi ottantenne, fu l’inizio della fine, il suo stato di salute e il deperimento fisico si accentuò e dopo una bronchite trasformatosi bruscamente in polmonite acuta, il pontefice morì nella notte tra il 20 e il 21 agosto 1914.
In vita era indicato come un “Papa Santo”, perché correva voce di guarigioni avvenute toccando i suoi abiti, ma lui sorridendo correggeva: “Mi chiamo Sarto non Santo”. Fu beatificato il 3 giugno 1951 da papa Pio XII e proclamato santo dallo stesso pontefice il 29 maggio 1954, Anno Mariano,; la sua urna si venera nella Basilica di S. Pietro. (Santi e Beati)

DAL DISCORSO DEL SANTO PADRE PIO X*
AI PARTECIPANTI AL XVI CONGRESSO INTERNAZIONALE EUCARISTICO – 4.6.1905

“…Dobbiamo unirci tutti, o diletti figli, ai piedi dell’ altare perchè là si compie la nostra redenzione, là lo spirito, tratto dall’innocenza alla colpa, ritorna all’obbedienza, all’unione più perfetta con Dio e cessando quella sleale, ingrata separazione, ritorna al governo della sua provvidenza, là si sentono le parole di redenzione del nostro amoroso Redentore, povero per forza di amore, ricco di tutte le virtù per rendersi affabile a tutti; che dopo di aver condotto una vita santa, immacolata, dopo di aver predicato le sue dottrine immolava la sua vita sull’albero della Croce per portare a tutti la redenzione e la salute, lasciando i mezzi necessari per poter riacquistare la perduta innocenza. Dove potremo meglio raggiungere il fine della redenzione se non nel divino Sacramento dell’Eucaristia?…Noi dobbiamo procurare, per quanto è possibile nella nostra povertà e nella nostra miseria, di dimostrare a Gesù Cristo la nostra gratitudine, la nostra riconoscenza; e allora si aprirà il cielo sopra di noi, e discenderanno le grazie elette, discenderanno le divine misericordie, la pace, la carità, il bene universale. E canteremo sulla terra le lodi di quella Provvidenza divina nel cui nome con effusione di cuore, a tutti i presenti, alle loro famiglie, ai loro cari, alle loro opere, a seconda delle loro intenzioni, impartisco l’Apostolica benedizione.” PIUS PP. X

A cura dell’Ufficio Liturgico Diocesano