Cardinal Zuppi “Una guerra mondiale diffusa: come costruire la pace”

lunedì 15 aprile ore 21.00 Auditorium Manenti

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Lunedì, 15 aprile prossimo, il cardinal Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza
episcopale italiana, a cui papa Francesco nel maggio dello scorso anno ha affidato la missione di mediazione
nella guerra in Ucraina, sarà ospite a Crema. Interverrà infatti al corso “Per un’Europa seminatrice di pace”, tema
scelto per questa edizione 2023-24 della Scuola di educazione alla politica, promossa dal gruppo Costruttori di
pace.
L’incontro, data la caratura del relatore, si terrà presso la chiesa di San Bernardino-Auditorium “Bruno
Manenti”, anziché nella consueta sede di sala Alessandrini, alle ore 21.

Nella prospettiva delle elezioni per il rinnovo del parlamento europeo e a fronte delle due guerre – per non
parlare dei tanti conflitti lontani dai riflettori del mass-media – con l’inevitabile falcidie di migliaia e migliaia di civili
e una vera e propria strage di bambini, è parso ineluttabile e doveroso approfondire il tema da diversi punti di
vista. Com’è nello spirito di fondo della scuola, che aggrega, oltre all’assessorato alla Cultura del Comune di
Crema che funge da capofila, un caleidoscopio di realtà laiche e del mondo cattolico: Acli, Anpi, Arci San
Bernardino, Azione Cattolica, Caritas, Casa del pellegrino, Centro Ricerca Galmozzi, Centro Wyszynski,
commissioni diocesane per le pastorali Giovanile e degli oratori, Missionaria e migratoria, Sociale e del lavoro,
Crema Amica, CremAscolta, Forum Terzo Settore, Mcl, Meic e Scout Agesci.
La pace – è convinzione ferma e unanime del gruppo – è un bene senza il quale ogni altro valore viene
sconvolto.
“Non possiamo far finta che le due guerre in questione non ci toccano da vicino”, viene evidenziato nella
premessa al programma dei nove incontri. “La guerra in Ucraina non solo ha ulteriormente alimentato l’inflazione
che ci ha drasticamente penalizzato, non solo ha contribuito in modo considerevole a frenare il processo di
globalizzazione che pure aveva liberato dalla fame e dalla miseria non meno di un miliardo di persone, ma ha
coinvolto direttamente i Paesi occidentali in termini di invio di armi al governo di Kiev. La guerra nel Medio
Oriente, poi, oltre al rischio di una nuova impennata di atti terroristici in Europa che può generare, corre il
pericolo, come ogni guerra ‘‘regionale’ di diventare una guerra ‘globale’ (la ‘crisi’ del Mar Rosso, con tutte le
conseguenze economiche che riguardano tutti noi, ne è una prova).”
La guerra, come ci ricorda continuamente il Papa, “è sempre una sconfitta”: in Ucraina come in Palestina e in
tutte le altre centinaia di luoghi del mondo. Invitandoci tutti ad agire e pregare per la pace.
E in questo settimo incontro – curato dalla commissione diocesana per la Pastorale sociale e del lavoro, grazie
all’appoggio del vescovo Daniele – il presidente della CEI, cardinal Matteo Zuppi, svilupperà proprio la riflessione
sul tema: “Una guerra mondiale diffusa: come costruire la pace”. Nella prospettiva che c’è bisogno che la
comunità internazionale faccia ogni sforzo per arrivare a una soluzione che garantisca i diritti di tutti. Avendo con
tragica evidenza compreso che “siamo davvero tutti sulla stessa barca e apparteniamo alla stessa famiglia
umana” (Fratelli tutti).