Ringraziamento per l’Udienza di Papa Francesco alla Diocesi

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MESSAGGIO DEL VESCOVO MONS. DANIELE GIANOTTI

Ringraziamento per l’Udienza
di Papa Francesco alla Diocesi

A pochi giorni dall’Udienza che papa Francesco ha concesso alla Diocesi di
Crema, lo scorso sabato 15 aprile 2023, desidero condividere anzitutto una
parola di ringraziamento: a Dio, in primo luogo, perché ci ha concesso di
realizzare finalmente questo incontro e di vivere in esso un momento forte di
Chiesa locale, in comunione con la Chiesa nella sua dimensione “cattolica”,
universale.
Ringrazio di cuore il Santo Padre Francesco per averci ricevuto, per le
parole che ci ha rivolto, per la sua benedizione. La fatica fisica non gli ha
impedito di prendersi il tempo di salutare da vicino, quanto più possibile, le
persone presenti, nell’impossibilità evidente di salutare personalmente
ciascuno. Anche per questo gli siamo riconoscenti e continuiamo ad affidarlo a
Dio, perché lo sostenga nel ministero.
E grazie, grazie davvero a tutti quelli che hanno partecipato all’iniziativa. Ho
visto da vicino il volto di una Chiesa in festa (nonostante la pioggia battente!),
dove donne e uomini, giovani e meno giovani, famiglie, preti, diaconi,
consacrati, persone in situazione di fragilità e disabilità, si sono unite in un
pellegrinaggio ideale e reale, intorno al Papa e nel rinnovamento della propria
professione di fede radicata nella testimonianza dell’apostolo Pietro.
Ringrazio tutti quelli che hanno curato l’organizzazione di questo momento,
a Crema e a Roma: il gruppo di coordinamento diocesano, il personale di
Curia, quanti si sono uniti nel coro e nel gruppo musicale, i coordinatori e
accompagnatori degli spostamenti in pullman o in treno. Grazie a Trenitalia per
l’ineccepibile servizio ferroviario, che ha coinvolto milleduecento persone, alla
Prefettura della Casa Pontificia, al Governatorato della Città del Vaticano, alla
Gendarmeria vaticana, al Centro televisivo, al personale della Basilica di san
Pietro, alla Polizia di Stato, che ci ha assistito sia a Treviglio che a Roma.
Come ho detto sabato mattina nell’Aula Paolo VI, condivido il forte
rammarico delle persone che, a causa del cambiamento improvviso dell’orario
di inizio, hanno potuto partecipare solo in parte, o addirittura per niente,
all’incontro con il Papa.
La cosa ci è stata comunicata con un preavviso brevissimo, di poco più di
dieci minuti; io stesso ho fatto presente che c’erano ancora persone per
strada, dal momento che l’orario di inizio previsto era quello delle undici e
trenta. Si è fatto il possibile per avvisare ma, in ogni caso, i tempi molto stretti
hanno impedito ad alcuni di arrivare in tempo. Ne sono davvero molto

dispiaciuto, e me ne scuso con tutti gli interessati; anch’io, però, non ho potuto
fare altro che prendere atto, a malincuore, del cambiamento di programma.

Mi scuso anche per qualsiasi altro disagio o problema che fosse imputabile
all’organizzazione diocesana: si è cercato di fare il meglio possibile, ma
sicuramente non senza imperfezioni, spero sopportabili.
Come ci ha detto con belle parole il Papa, questo nostro popolo riunito a
Roma in rappresentanza di tutta la nostra Diocesi è «il tesoro della Chiesa:
siete voi, siamo noi, tutti poveri davanti a Dio e tutti ricchi del suo amore
infinito, che si riflette in modo unico negli occhi di ciascuno, e di cui siamo
testimoni e missionari».
Dio ci conceda di non sprecare questa ricchezza; l’intercessione del beato
Alfredo Cremonesi protegga il Myanmar, e ci aiuti a vivere lietamente la
missione di testimoniare il Vangelo nella nostra bella terra cremasca.
Benedico tutti di cuore.

Crema, 18 aprile 2023

✠ Daniele Gianotti