Lettorato di Claudio e Edoardo

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L’istituzione del Lettore – Il ministero del lettore nella liturgia:
sabato 23 gennaio 2021, ore 18.00 a Moscazzano di Edoardo Capoferri,
domenica 24 gennaio 2021, ore 18.00 in San Giacomo di Claudio Dagheti della Unità Pastorale di San Giacomo e San Bartolomeo.

“Proclamate la Parola di Dio nell’assemblea liturgica,
educate alla fede i fanciulli e gli adulti,
portate agli uomini l’annunzio del Vangelo,
accoglietelo in voi stessi con piena docilità allo Spirito Santo”
dal Rito di istituzione dei Lettori

“Il rito di istituzione del lettore si compie durante la Messa o almeno durante la celebrazione della Liturgia della Parola. I candidati partecipano alla processione d’ingresso indossando il camice bianco. L’istituzione dei lettori viene presieduta dal vescovo o dal superiore maggiore di un istituto religioso.

Dopo la proclamazione del Vangelo il vescovo siede alla sede preparata per lui, mentre il diacono chiama i candidati dicendo: «Si presentino i candidati al ministero dei lettori». Si fa l’appello nominale dei candidati e ognuno risponde: «Eccomi». Quindi va davanti al vescovo e gli fa riverenza. Dopo l’omelia il vescovo rivolge ai candidati una esortazione, prima della preghiera di istituzione, in cui vengono esplicitate le competenze extraliturgiche del lettore.

Innanzitutto viene delineato il contesto generale dell’ufficio del lettore, che è quello di servire alla fede: «E ora diventando lettori, cioè annunziatori della Parola di Dio, siete chiamati a collaborare a questo impegno primario nella Chiesa e perciò sarete investiti di un particolare ufficio, che vi mette a servizio della fede, la quale ha la sua radice e il suo fondamento nella Parola di Dio» (PR, Istituzione dei lettori, n. 11).

Da questo ufficio scaturiscono il compito della proclamazione della Parola nella liturgia e una serie di altri compiti: «Proclamerete la Parola di Dio nell’assemblea liturgica; educherete alla fede i fanciulli e gli adulti e li guiderete a ricevere degnamente i sacramenti; porterete l’annunzio del Vangelo di salvezza agli uomini che ancora non lo conoscono. Attraverso questa via e con la vostra collaborazione molti potranno giungere alla conoscenza del Padre e del suo Figlio Gesù Cristo, che egli ha mandato, e così otterranno la vita eterna».

Partendo dal fondamentale e riassuntivo compito di servire alla fede, il ministero del lettore si concretizza nella proclamazione della Parola. Da qui scaturiscono alcuni altri compiti: educare nella fede fanciulli e adulti (vi è già per questo l’ufficio di catechista, ma esso può diventare compito fondamentale di colui che ha il mandato di proclamare la Parola di Dio all’interno della Chiesa); guidare i cristiani a ricevere degnamente i sacramenti (non solo quelli dell’iniziazione cristiana, ma anche gli altri sacramenti, come ad esempio la preparazione al matrimonio); annunciare a livello di missione la Parola di Dio (aspetto missionario); educare altri fedeli a essere in grado di annunciare provvisoriamente la Parola di Dio (l’animazione liturgica che favorisce la preparazione e non l’improvvisazione dei lettori dell’ultimo momento).

Per svolgere il suo ministero il lettore – se lo pensiamo come lo delineano i documenti citati anche nei precedenti articoli – ha bisogno di una seria e adeguata formazione spirituale, biblica, liturgica e tecnica. «È quindi necessario che, mentre annunziate agli altri la Parola di Dio, sappiate accoglierla in voi stessi con piena docilità allo Spirito Santo; meditatela ogni giorno per acquistarne una conoscenza sempre più viva e penetrante, ma soprattutto rendete testimonianza con la vostra vita al nostro Salvatore Gesù Cristo».