La Visita «ad limina» dei Vescovi lombardi

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Dal 29 gennaio 2024 al 3 febbraio 2024

La Visita «ad limina» dei Vescovi lombardi

VATICANO – 28 GENNAIO 2024

Il pellegrinaggio sulle tombe degli apostoli Pietro e Paolo, l’incontro con i Dicasteri della Curia romana, l’udienza da papa Francesco: queste le tappe principali dell’evento che si svolgerà dal 29 gennaio al 2 febbraio, 17 anni dopo il precedente. Monsignor Scotti, segretario della Conferenza episcopale lombarda, ne illustra il significato e il programma

di Annamaria BRACCINI

Si svolgerà dal 29 gennaio al 2 febbraio e porterà tutti i Vescovi lombardi in Vaticano. La Visita ad limina, che oltretutto torna a essere compiuta dopo molti anni, sarà un momento importante per la vita delle dieci Diocesi della Regione ecclesiastica lombarda, rappresentando un adempimento che affonda le sue radici in tempi remoti. Infatti, l’espressione ad limina Apostolorum risale ai primi secoli della storia della Chiesa e, nel linguaggio canonico, con limina Apostolorum sono indicate le tombe degli apostoli Pietro e Paolo, come spiega monsignor Giuseppe Scotti, segretario della Conferenza episcopale lombarda.

Cosa si intende, in concreto, quando si parla di Visita ad limina?
Si tratta fondamentalmente di un pellegrinaggio delle Chiese lombarde che, per motivi ovviamente logistici, è oggi compiuto dai Vescovi. Un pellegrinaggio che si realizza alle tombe degli Apostoli, nell’incontro con il Papa e con i Dicasteri della Curia romana che lavorano con il Santo Padre per il bene della Chiesa. Si svolge quindi in un lasso di tempo abbastanza prolungato di lavoro anche per i Vescovi, che saranno impegnati quotidianamente nel suo adempimento. Magari, come spesso accade, sui media si parlerà semplicemente dell’incontro con papa Francesco, perché questo momento, in programma l’1 febbraio, rappresenterà un po’ il clou del pellegrinaggio. Tuttavia, l’andamento sarà molto più articolato, perché prevede incontri con 15 Dicasteri della Curia romana su 22. Dato che si prevede che il dialogo nei Dicasteri duri mediamente fra l’ora e l’ora e mezzo, si capisce che l’impegno è assai significativo.

Parteciperanno tutti i Vescovi di Lombardia?
Sì, i dieci Vescovi delle altrettante Diocesi della Regione e, per quanto riguarda la Chiesa ambrosiana, anche i tre ausiliari e io come segretario. Saremo dunque 14, compreso il Metropolita di Lombardia, monsignor Mario Delpini e vivremo i giorni della Visita soggiornando tutti presso l’Istituto di Maria Bambina. Un bel segno di condivisione, così come sarà la concelebrazione della Messa ogni mattina.

Vi è stato un cammino di preparazione della Visita che ha coinvolto, per esempio nella nostra Chiesa, gli uffici di Curia per raccontare le singole realtà?
Sì, e questo dice bene come è stato pensato e realizzato il percorso di avvicinamento e di preparazione. Bisogna ricordare che l’ultima vera Visita ad limina fu compiuta nel 2007 – durante l’episcopato del cardinale Tettamanzi -, mentre fin dall’inizio del XX secolo il diritto canonico prevede che siano fatte ogni cinque anni. In effetti vi fu nel febbraio del 2013 – guidata dall’allora metropolita, il cardinale Scola -, ma poiché papa Benedetto aveva appena rinunciato si trattò solo di un semplice saluto. Poi è arrivato il Covid e quindi siamo giunti al 2024. È chiaro che fare un check-up della situazione delle Chiese in Lombardia, dopo così tanti anni, sia stato molto laborioso. Infatti ogni Diocesi ha preparato un dossier in media di 600-700 pagine, per le 23 domande alle quali si è dovuto rispondere, illustrando la situazione delle Diocesi stesse, dei sacramenti, della Pastorale, degli Uffici amministrativi… Insomma, uno sguardo a 360 gradi. L’incontro con i Dicasteri vaticani non trova certamente i Vescovi impreparati o alle prese con qualcosa di non conosciuto, perché nella Conferenza episcopale lombarda ogni presule ha una delega per specifici ambiti. Per esempio il nostro Vicario generale, monsignor Franco Agnesi, vescovo delegato per l’Osservatorio giuridico, guiderà l’incontro con la Segreteria di Stato, presentando i temi, tenendo conto, ovviamente, che la Segreteria ha uno sguardo internazionale e monsignor Agnesi presenterà la situazione lombarda. Monsignor Delpini prenderà invece la parola al Dicastero per il Clero. Monsignor Vegezzi e monsignor Raimondi interverranno, rispettivamente, alla II Sezione del Dicastero per l’Evangelizzazione e alla Segreteria generale del Sinodo; io, delegato per la Comunicazione, al Dicastero omonimo. La Visita si concluderà con la celebrazione del 2 febbraio nella Basilica di San Paolo fuori le Mura.

IMMAGINE:
I Vescovi lombardi ricevuti da papa Benedetto XVI nel febbraio del 2013. Non si trattò di una Visita «ad limina» vera e propria perché pochi giorni prima papa Ratzinger aveva annunciato le sue dimissioni