La Diocesi di Crema in udienza da Papa Francesco

condividi su:

Papa Francesco ha ricevuto in udienza privata la Diocesi di Crema, sabato 15 aprile 2023. Più di 2100 fedeli cremaschi hanno incontrato il Santo Padre ringraziandolo per il dono della beatificazione di Padre Alfredo Cremonesi.

MESSAGGIO DEL VESCOVO MONS. DANIELE GIANOTTI

Ringraziamento per l’Udienza di Papa Francesco alla Diocesi

A pochi giorni dall’Udienza che papa Francesco ha concesso alla Diocesi di Crema, lo scorso sabato 15 aprile 2023, desidero condividere anzitutto una parola di ringraziamento: a Dio, in primo luogo, perché ci ha concesso di realizzare finalmente questo incontro e di vivere in esso un momento forte di Chiesa locale, in comunione con la Chiesa nella sua dimensione “cattolica”, universale. Ringrazio di cuore il Santo Padre Francesco per averci ricevuto, per le parole che ci ha rivolto, per la sua benedizione.

La fatica fisica non gli ha impedito di prendersi il tempo di salutare da vicino, quanto più possibile, le persone presenti, nell’impossibilità evidente di salutare personalmente ciascuno. Anche per questo gli siamo riconoscenti e continuiamo ad affidarlo a Dio, perché lo sostenga nel ministero. E grazie, grazie davvero a tutti quelli che hanno partecipato all’iniziativa. Ho visto da vicino il volto di una Chiesa in festa (nonostante la pioggia battente!), dove donne e uomini, giovani e meno giovani, famiglie, preti, diaconi, consacrati, persone in situazione di fragilità e disabilità, si sono unite in un pellegrinaggio ideale e reale, intorno al Papa e nel rinnovamento della propria professione di fede radicata nella testimonianza dell’apostolo Pietro. Ringrazio tutti quelli che hanno curato l’organizzazione di questo momento, a Crema e a Roma: il gruppo di coordinamento diocesano, il personale di Curia, quanti si sono uniti nel coro e nel gruppo musicale, i coordinatori e accompagnatori degli spostamenti in pullman o in treno. Grazie a Trenitalia per l’ineccepibile servizio ferroviario, che ha coinvolto milleduecento persone, alla Prefettura della Casa Pontificia, al Governatorato della Città del Vaticano, alla Gendarmeria vaticana, al Centro televisivo, al personale della Basilica di san Pietro, alla Polizia di Stato, che ci ha assistito sia a Treviglio che a Roma.

Come ho detto sabato mattina nell’Aula Paolo VI, condivido il forte rammarico delle persone che, a causa del cambiamento improvviso dell’orario di inizio, hanno potuto partecipare solo in parte, o addirittura per niente, all’incontro con il Papa. La cosa ci è stata comunicata con un preavviso brevissimo, di poco più di dieci minuti; io stesso ho fatto presente che c’erano ancora persone per strada, dal momento che l’orario di inizio previsto era quello delle undici e trenta. Si è fatto il possibile per avvisare ma, in ogni caso, i tempi molto stretti hanno impedito ad alcuni di arrivare in tempo. Ne sono davvero molto dispiaciuto, e me ne scuso con tutti gli interessati; anch’io, però, non ho potuto fare altro che prendere atto, a malincuore, del cambiamento di programma. Mi scuso anche per qualsiasi altro disagio o problema che fosse imputabile all’organizzazione diocesana: si è cercato di fare il meglio possibile, ma sicuramente non senza imperfezioni, spero sopportabili.

Come ci ha detto con belle parole il Papa, questo nostro popolo riunito a Roma in rappresentanza di tutta la nostra Diocesi è «il tesoro della Chiesa: siete voi, siamo noi, tutti poveri davanti a Dio e tutti ricchi del suo amore infinito, che si riflette in modo unico negli occhi di ciascuno, e di cui siamo testimoni e missionari». Dio ci conceda di non sprecare questa ricchezza; l’intercessione del beato Alfredo Cremonesi protegga il Myanmar, e ci aiuti a vivere lietamente la missione di testimoniare il Vangelo nella nostra bella terra cremasca.

Benedico tutti di cuore.

Crema, 18 aprile 2023