Madre Francisca Rubatto, primera santa del Uruguay

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Domenica 15 maggio 2022 – Canonizzazione in San Pietro

Dal Sito della Diocesi di San Jose de Mayo, dove sono missionari fidei donum Don Federico e Don Paolo.

“Ci uniamo con profonda gioia alla celebrazione della sua canonizzazione a Roma, dove il Papa Francesco la proclamerà santa, il prossimo 15 maggio”. Dalla lettera dei Vescovi dell’Uruguay
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Brevi cenni della vita e delle opere di Suor Maria F. Rubatto
Suor Maria Francesca di Gesù (al secolo Anna Maria Rubatto) nasce a Carmagnola, in provincia di Torino, il 14 febbraio 1844. Dopo aver perduto il padre in tenera età, ormai orfana anche di madre, a 19 anni Anna Maria si trasferisce a Torino dove diviene dama di compagnia, dal 1864 al 1882, della nobildonna Marianna Scoffone, di cui diventa anche collaboratrice nell’amministrazione dell’ingente patrimonio. Durante gli anni torinesi la Nostra inizia un’intensa attività caritativa, come laica consacrata, e collabora attivamente tra gli ammalati dell’Opera del Cottolengo, con le Dame di carità di san Vincenzo e negli oratori di don Bosco.
Nell’estate del 1883, distintasi per un gesto di grande carità verso un giovane operaio, vede concentrarsi su di sé le speranze e gli inviti dei fautori di una fondazione per l’assistenza domiciliare agl’infermi indigenti: p. Angelico da Sestri Ponente, cappuccino del Convento di Loano, la signorina Maria Elice e il vescovo di Albenga, Mons. Filippo Allegro.
Dopo un anno di riflessione la Rubatto, insieme ad altre cinque giovani, il 23 gennaio 1885 veste l’abito di Terziaria Cappuccina ed è designata Superiora della piccola comunità.
Dopo sette anni dalla fondazione, già molto attiva in Liguria, nel 1892 Madre Francesca, insieme a tre Suore, salpa verso l’America e in Uruguay, a Montevideo, e nello stesso anno anche in Argentina, la giovane Congregazione ha una rapida espansione in vocazioni ed opere.
L’intensa, ininterrotta e radicale donazione a Dio, alle consorelle e ai «suoi poveri», vissuta da Madre Francesca tra l’Italia e l’America latina che, per alternare la sua presenza e guida verso le Suore dei due continenti, compie ben otto viaggi transoceanici in soli dodici anni, si conclude dopo una breve e crudelissima malattia a Montevideo il 6 agosto 1904.
Dopo un’apertura assai tardiva e un non facile iter dei Processi svoltisi a Montevideo Genova ed Albenga, la Causa di Beatificazione si è finalmente conclusa con il Decreto di eroicità delle virtù del 1° settembre 1988.
Il 10 ottobre 1993, dopo essere stato attribuito alla sua intercessione un miracolo, Madre Francesca di Gesù è stata proclamata in san Pietro “Prima beata dell’Uruguay” da Papa Giovanni Paolo II.
Il 24 marzo 2000 a Colonia (Uruguay) si verificò l’inspiegabile guarigione di un giovane colpito da trauma cranio-encefalico con grave emorragia subaracnoidea, coma grave, ipertensione endo­cranica e danno assonale diffuso. L’Inchiesta diocesana si svolse presso la curia arcivescovile di Montevideo (Uruguay) dal 11 maggio 2005 al 21 agosto 2006.Il decreto di validità giuridica fu emesso dalla Congregazione delle Cause dei Santi il 24 maggio 2013. La Consulta Medica, il 24 gennaio 2019, espresse unanime­mente parere positivo circa l’inspiegabile assenza di esiti neurologici.
Il Congresso dei Consultori Teologi si pronunciò il 29 ottobre 2019, sempre all’unanimità e affirmative, circa il miracolo e la sua attribuzione alla Beata Maria Francesca di Gesù. Alle medesime conclusioni giunse la Sessione Ordinaria dei Cardinali e dei Vescovi, riunitasi il 18 febbraio 2020. Il Santo Padre Francesco poi, il 21 febbraio 2020, ha ratificato il parere dei Cardinali e dei Vescovi, autorizzando la promulgazione del Decreto super miraculo.
(Congregazione delle Cause dei Santi – causesanti.va)

 

CANONIZZAZIONE, 15 MAGGIO 2022 (Congregazione delle Cause dei Santi)

  • Beato César de Bus (1544-1607).

Nacque il 3 febbraio 1544 in Francia, a Cavaillon, piccola città della Provenza, allora appartenente allo Stato Pontificio. I suoi antenati sono di origine italiana. Cesare appartiene ad una nobile famiglia numerosa e profondamente cristiana. Sacerdote e fondatore.

  • Beato Lazzaro Devasahyam Pillai (1712-1752).

Il Beato Lazzaro v.d. Devasahayam nacque il 12 aprile 1712, nel piccolo villaggio di Nattalam, nella regione più a sud del regno di Travancore, India del sud, in una tipica famiglia Hindu.  Il 14 maggio 1745 P. Buttari battezzò Nilakandan con il nuovo nome di Devasahayam, corrispondente al biblico Lazzaro, che signi­fica “aiuto di Dio”. Ucciso dopo lunghe e atroci torture il 14 gennaio 1752. Laico, sposato, martire.

  • Beta Marie Rivier (1768-1838).

Venne alla luce in Francia, a Montpezat-sous-Bauzon, nel dipartimento di Ardèche, diocesi di Viviers, il 19 dicembre 1768. A 12 anni venne mandata, con una sorella più grande, presso le suore di Notre-Dame a Pradelles, nell’Alta Loira. Completati gli studi, chiese di essere ammessa in monastero, ma fu respinta a causa della corporatura troppo esile e della salute cagionevole. Religiosa e fondatrice.

  • Beato Luigi Maria Palazzolo (1827-1886).

Nacque il 10 dicembre 1827 a Bergamo, nella vasta e popolosa parrocchia di S. Alessandro in Colonna, da Ottavio Palazzolo e Teresa Antoine. Ultimo di nove figli, che si estinsero uno dopo l’altro, trovò nella madre una saggia ed amorosa educatrice, coadiuvata anche da esperti e santi sacerdoti. Sacerdote e fondatore.

  • Beata Maria di Gesù Santocanale (Carolina Santocanale 1852-1923).

Nacque a Palermo il 2 ottobre 1852, figlia di Giuseppe Santocanale dei Baroni della Celsa Reale e di donna Caterina Andriolo Stagno. Al Battesimo, il giorno 4 ottobre 1852, le vennero imposti i nomi di Carolina Concetta Angela. La madre, una donna molto religiosa, virtuosa e buona, ebbe un ruolo fondamentale nella formazione del carattere e della spiritualità della figlia. Il 13 giugno 1884 dello stesso anno, nella chiesetta del Collegio di Maria, ricevette dalle mani di don Venuti il saio nero delle Terziarie Regolari e assunse il nome di Suor Maria di Gesù. Religiosa e fondatrice.

  • Beato Charles de Foucauld (1858-1916).

Charles de Foucauld nasce il 15 settembre 1858 a Strasburgo (Francia) in una famiglia molto cristiana. Viene battezzato due giorni dopo la nascita e, il 28 aprile 1872, riceve la prima comunione e la confermazione. Perde entrambi i genitori ad appena 6 anni. Carlo e sua sorella Maria sono affidati al nonno materno. A 12 anni, dopo l’annessione dell’Alsazia da parte della Germania, la famiglia andrà ad abitare a Nancy. […] La scoperta della fede musulmana, la ricerca interiore della verità, la bontà e l’amicizia discreta della cugina, l’aiuto dell’abbé Huvelin gli faranno riscoprire la fede cristiana. Alla fine di ottobre 1886 si reca dall’abbé Huvelin nella Chiesa di Sant’Agostino a Parigi: si confessa e riceve la comunione. Questa conversione, senza dubbio latente da qualche tempo, diventa totale e definitiva. Completamente rinnovato da questa conversione, nutrito dall’Eucarestia e dalla Sacra Scrittura, Charles de Foucauld compre­se allora che “non poteva fare altrimenti che vivere per Dio” al quale vuole consacrare tutta la sua vita e così “esalarsi in pura perdita di sé davanti a Dio”. Per tre anni, aiutato dall’abbé Huvelin, cercherà di comprendere come realizzare concretamente la sua vocazione di consacrazione totale a Dio. Lui che aveva conosciuto la ricchezza e la vita agiata e che era stato posseduto da una grande volontà di potenza, vuole imitare Gesù-Povero che ha preso “l’ultimo posto”. […] A causa della chiusura delle frontiere con il Marocco, e mentre riceve un invito per l’Hoggar – nessun prete poteva avere il permesso di risiedervi, a causa della politica anticlericale del governo francese –  si orienta verso i Tuareg. Per questo, nel 1905, Charles va ad abitare nel cuore del Sahara, a Tamanrasset. Povero tra i poveri per fedeltà alla sua vocazione di imitare la vita nascosta di Gesù a Nazareth che si era fatto piccolo per dare un volto umano a Dio, Charles si fa piccolo tra i poveri per rivelare il volto di un Dio che è Amore: “Amarci gli uni gli altri, come Gesù ci ha amati, è fare della salvezza di tutte le anime l’opera della nostra vita, donando, in caso di necessità, il nostro sangue per lui, come l’ha fatto Gesù”.
L’amore lo spinge fino a dare la sua vita il 1°dicembre 1916, assassinato da razziatori, in una spoliazione estrema.

  • Beata Maria Domenica Mantovani (1862-1934).

Primogenita di quattro fratelli, nacque a Castelletto di Brenzone (VR) il 12 novembre 1862 da Giovanni Battista Mantovani e Prudenza Zamperini. Fu battezzata il giorno seguente. Ricevette la Cresima il 12 ottobre 1870 e la Prima Comunione il 4 novembre 1874. Religiosa e fondatrice.

  • Beato Titus Brandsma (1881-1942).

Nacque nella fattoria di Oegeklooster, presso Bolsward, nei Paesi Bassi, il 23 febbraio 1881. Il suo nome di Battesimo era Anno Sjoerd. Il padre, Titus, era un agricoltore bene­stante, sposato con Tjitsje Postma; ebbero sei figli, quattro ragazze e due ragazzi, dei quali una si sposò e gli altri divennero religiosi. Il 20 gennaio 1942 venne condotto nel carcere di Scheveningen, dove restò fino al 12 marzo. Quando venne interrogato sulla sua attività e i motivi della sua opposizione al nazismo, Padre Titus ribadì con franchezza le sue posizioni, redigendone anche nove pagine di memoriale. Dome­nica 26 luglio. Quel giorno, alle ore 14, venne ucciso da un’iniezione di acido fenico.
Poco prima di morire, il Beato aveva donato all’infermiera che lo stava uccidendo la propria corona del Rosario, fabbricata per lui da un internato. La donna, una giovane olandese infatuata dell’ideologia nazista, gli disse di non saper pregare e Padre Titus le rispose che per farlo le sarebbe bastato dire: “Prega per noi peccatori”. Ella poi si convertì e, durante il Processo per la Beatificazione e Canonizzazione, rese la propria preziosa testimo­nianza sulle ultime ore di vita del Carmelitano. Religioso e martire.

  • Beato Giustino Maria Russolillo (1891-1955).

Terzo di dieci figli, nacque il 18 gennaio 1891 a Pianura di Napoli, in Diocesi di Pozzuoli, dai coniugi Luigi Russolillo, piccolo imprenditore edile, e Giuseppina Simpatia, casalinga e ottima sarta. Sacerdote e fondatore.