Il cammino assembleare: sabato 18 maggio la seconda sessione – alcune note in merito e le schede di lavoro

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La commissione per l’assemblea diocesana, tenendo conto delle osservazioni  e dei rilievi dati nella riunione congiunta del Consiglio Pastorale e Presbiterale diocesani tenutasi il 29 aprile scorso, ha definito le schede per i quattro tavoli di lavoro che i gruppi prenderanno in considerazione nella prossima seduta assembleare del 18 maggio.

In quell’occasione ogni singolo gruppo ( i gruppi saranno dodici, tre per ogni tavolo di lavoro) sarà chiamato a definire delle proposte che verranno poi votate il 6 giugno. Ogni tavolo (sul quale lavoreranno 3 gruppi contemporaneamente) dovrà arrivare alla definizione di sette proposte. Le singole proposte dovranno riguardare le principali tematiche emerse in ciascuno dei quattro documenti elaborati dalla commissione. La commissione perfezionerà successivamente le singole proposte emerse nei gruppi di lavoro, così da eliminare ripetizioni e renderle maggiormente omogenee. Nell’assemblea di giugno, ogni proposta, potrà essere sottoposta a modifica (emendamenti) per quanto riguarda i suoi contenuti e non per la sua forma linguistica. Si potranno presentare emendamenti la settimana precedente all’assemblea del 6 giugno. Ogni proposta deve essere chiara, concreta e verificabile.

La mattinata del 18 maggio avrà questa programmazione:

9.30 – preghiera e meditazione del vescovo Daniele nella chiesa parrocchiale di S. Benedetto
10.15– inizio dei gruppi di lavoro nella sede della Fondazione Manziana in via Dante 24
11.30circa – pausa (ogni gruppo si gestisce con il proprio facilitatore)
13.00– conclusione dei lavori

Si ricorda inoltre che anche all’ultima seduta assembleare   del 6 giugno ( ore 20,45 presso la Chiesa Auditorium di S. Bernardino ) tutti possono partecipare e che solo coloro che sono stati indicati come elettori avranno diritto di voto.

Potranno quindi votare: i membri del Consiglio Pastorale Diocesano, del Consiglio Presbiterale Diocesano, la Presidenza della Consulta delle Aggregazioni Laicali più 2 persone indicate, gli elettori segnalati dalle parrocchie e dalle Unità Pastorali.  Per le unità pastorali si chiede un massimo di 5 rappresentanti, per le parrocchie con più di 3000 abitanti un massimo di 5  rappresentanti, per le parrocchie con meno di 3000 abitanti un massimo di 3 rappresentanti . Inoltre per ogni realtà considerata si dà come indicazione di individuare possibilmente anche la figura di un giovane (18 – 30 anni).

Ecco le quattro schede scaricabili

Sintesi Tavolo 1: La Comunità Cristiana chiamata a pensarsi nella logica della Chiesa in uscita

 

Sintesi Tavolo 2: Le Unità Pastorali: come concretizzarle e con quali strumenti

 

Sintesi Tavolo 3: La centralità della Parola nell’ambito dell’azione pastorale comunitaria

 

Sintesi Tavolo 4: La ministerialità e la formazione degli operatori pastorali