
La Chiesa italiana ha stabilito che ogni anno, il 18 novembre, si celebri la V Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi nella Chiesa, con l’intento di ricordare le ferite subite, sostenere le persone coinvolte e rafforzare l’impegno delle comunità cristiane verso la tutela delle persone vulnerabili. Per l’edizione 2025 è stato scelto il tema: «Rispetto. Generare relazioni autentiche». Il versetto evangelico che guida la riflessione è quello di Gesù: «Lasciate che i piccoli vengano a me» (Marco 10,14).
Con il tema scelto, la Chiesa indica che la tutela non è solo prevenzione delle violenze, ma costruzione di ambienti e rapporti in cui il rispetto della persona, la vulnerabilità, l’ascolto diventano regole fondamentali, non eccezioni.
Le riflessioni ufficiali affermano che generare relazioni autentiche significa offrire vicinanza concreta, custodia della dignità, ascolto delle ferite, e impegno comunitario a non ripetere silenzi o coperture.
È una chiamata a trasformare la memoria delle vittime e dei sopravvissuti in un motore che porti la comunità ecclesiale a rinnovarsi, a rendere «sicuri» i luoghi, le persone, i rapporti: perché ogni «piccolo» – ogni persona vulnerabile – sia davvero accolto.
L’invito alla partecipazione alla veglia è per tutti: non come gesto rituale fine a se stesso, ma come momento vivo in cui la comunità di fede si fa prossima alle ferite, si impegna a generare relazioni in cui «il piccolo» – ogni persona, ogni situazione vulnerabile – possa trovare rispetto, accoglienza, dignità.
