Papa Francesco 1936-2025

E' morto Papa Francesco

papa francesco in Piazza San pietro
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 MESSAGGIO DEL VESCOVO DANIELE 

Messaggio alla Diocesi

per la morte del Santo Padre Francesco

 

Carissimi tutti,

il nostro santo Padre Francesco ha celebrato questa mattina la sua Pasqua definitiva e ha compiuto il passaggio da questo mondo al Padre, poche ore dopo avere benedetto per l’ultima volta la sua diocesi di Roma, la Chiesa e il mondo, nel giorno in cui tutti i cristia­ni celebravano la Risurrezione del Signore.

Aveva scritto, nell’omelia per la domenica di Pasqua: «Ci affrettiamo… per andare in­contro a Cristo, col passo svelto della Maddalena, di Pietro e di Giovanni». Ora che vive questo incontro pasquale, sento che dobbiamo dire, prima di tutto, il nostro grazie a Dio per il dono che è stato papa Francesco nei dodici anni del suo pontificato, totalmente donati a Lui e a tutti noi nel presiedere come vescovo la Chiesa di Roma ed essere così, «quale successore di Pietro, perpetuo e visibile principio e fondamento dell’unità sia dei vescovi sia della moltitudine dei fedeli» (Lumen gentium 23).

Papa Francesco, che ha sempre chiesto di non dimenticarsi di pregare per lui, attende ora questa nostra preghiera di suffragio nel momento in cui si presenta davanti al volto misericordioso del Padre. Invito tutti a questa preghiera, sia personalmente, sia nelle co­munità cristiane; in particolare, per quanto riguarda le celebrazioni liturgiche, si preghi per il Papa defunto nella “preghiera universale” della Messa, nel “memento” dei defunti all’interno della Preghiera eucaristica e nelle intercessioni della Liturgia delle Ore.

Le campane di tutte le chiese della diocesi suoneranno a lutto oggi per annunciare la morte del Papa e richiamare alla preghiera per lui.

Saranno poi comunicati i modi e i tempi nei quali, come Chiesa diocesana, ricordere­mo papa Francesco e lo affideremo a Dio, perché lo renda partecipe della gloriosa risur­rezione del suo Figlio Gesù Cristo.

La morte di papa Francesco rende ancora più urgente e pressante la nostra preghiera (e impegno) anche per le intenzioni che gli stavano particolarmente a cuore, e che ha ri­cordato anche nel suo ultimo messaggio augurale di Pasqua, in particolare per la pace, calpestata in tante parti del mondo, e per tutti i poveri e i “dimenticati” della terra.

E preghiamo anche per i tempi che aspettano la Chiesa, e perché non le venga meno la fiducia che nasce dalla sua fede, e dalla certezza – ricordata nelle parole dell’omelia pasquale di Francesco – che in Gesù Cristo, morto e risorto, essa ha tutto ciò di cui ha bi­sogno.

Benedico tutti di cuore.

 

Crema, 21 aprile 2025

 

Daniele Gianotti