
Riparte mercoledì 9 ottobre la proposta dell’ascolto ecumenico della Parola che vede coinvolta
anche la Diocesi di Crema tramite la Commissione per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso.
Invece che da un tema, come negli anni scorsi, quest’anno potremmo farci guidare dalla Parola di
Dio di una domenica, quando essa è comune sia nel culto evangelico sia nella liturgia cattolica (in
molte domeniche i testi sono gli stessi o comunque sono piuttosto simili). La proposta scaturisce
dalle parole di Gregorio Magno circa l’ascolto condiviso della Parola di Dio. Egli, da papa,
confessava senza vergogna di essere disposto a farsi discepolo dei suoi fedeli:
«Se nessuna delle spiegazioni che io propongo soddisfa il mio lettore, ben volentieri io seguirò lui,
se riesce a trovarne una più adeguata al testo e più profonda. Lo seguirò come il discepolo segue
il maestro, perché ritengo donato a me personalmente ciò che egli dirà meglio di me. Tutti noi
infatti che, pieni di fede, ci sforziamo di parlare di Dio, siamo strumenti della Verità, e la Verità può
far sentire la sua voce tanto per mezzo mio ad un altro, quanto per mezzo di un altro a me. Essa
sta in mezzo a noi, e ci tratta con equità, anche se noi non sempre siamo retti e imparziali. Spesso
tocca uno perché ascolti bene quello che essa gli fa sentire per mezzo di un altro; spesso anche
tocca uno perché faccia sentire bene ciò che gli altri debbono udire» (Gregorio Magno, Commento
morale a Giobbe, XXX, 27, 81)
Volendo iniziare un cammino di questo genere, l’impegno di ciascuno sarebbe innanzitutto quello
di contribuire alla riflessione comune tenendone presente lo scopo eminentemente pastorale:
aiutare le persone che ascolteranno a entrare meglio in quella Parola, e a riceverne il conforto e il
sostegno, oltre che magari anche il rimprovero e l’esortazione.