Vescovi Lombardi: La Chiesa e la cremazione – Indicazioni Pastorali

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I Vescovi lomabrdi hanno pubblicato la nota pastorale intitolata “Credo la risurrezione della carne e la vita eterna”.

Questo documento nasce dal profondo desiderio della Chiesa di custodire la dignità e il valore di ogni persona, anche nel momento del congedo e della morte. Come ricorda Monsignor Delpini nella presentazione, è fondamentale contrastare la mentalità che tende a svalutare i resti mortali, insistendo invece sull’esigenza che le ceneri dei nostri cari siano conservate in un luogo che onori la loro memoria e che sia adatto alla preghiera di tutta la comunità.

La Scelta che Parla di Fede

La Nota prende le mosse dal cuore della nostra fede. La tradizione cristiana ha da sempre espresso una chiara preferenza per la sepoltura (inumazione). Questo non è un semplice dettaglio, ma un atto che ci ricollega direttamente a Cristo, morto e sepolto, e al rispetto per il corpo, che attraverso il Battesimo è diventato Tempio dello Spirito Santo. È l’inumazione che meglio esprime la nostra ferma convinzione nella resurrezione.

Certo, la Chiesa ammette la cremazione (già dal 1963) quando questa è motivata da ragioni non contrarie alla fede. Tuttavia, la Nota ci chiede di riflettere attentamente su quelle scelte che potrebbero indurre l’idea di un “annientamento” totale dell’uomo.

Il Cimitero, Cuore della Memoria

Il documento pone un forte accento su dove e come vengono custodite le ceneri. I Vescovi ribadiscono con forza che il cimitero è il luogo eletto per eccellenza. Esso è un luogo di culto, di pellegrinaggio e di annuncio della speranza cristiana. È qui che la comunità si ritrova per la preghiera e per mantenere viva la dimensione “sociale” della memoria.

La Nota ci mette in guardia dalla privatizzazione della sepoltura. Quando si sceglie di custodire le ceneri in casa, o, peggio, di disperderle, si priva l’intera comunità di questo valore condiviso. È per questo che i nostri pastori sono chiamati a ricordare ai fedeli i motivi per cui la Chiesa non ritiene appropriate né la dispersione né la conservazione privata delle ceneri, se non in casi di gravità eccezionale e con l’autorizzazione dell’Ordinario.

Invitiamo dunque tutti i fedeli ad accogliere queste indicazioni, che nascono dal desiderio di accompagnare con fede e dignità l’esperienza umana del morire, mantenendo viva la nostra incrollabile speranza nella Risurrezione e nella Vita Eterna.

Leggi la nota pastorale “Credo la risurrezione della carne e la vita eterna”