“Sì, ci impegniamo!”. L’hanno ripetuto quattro volte, in risposta ad altrettante domande del vescovo Daniele, gli operatori pastorali della diocesi, questa sera nell’ambito dell’Eucarestia nella quale mons. Gianotti ha conferito loro il Mandato per esercitare i carismi nelle singole comunità parrocchiali e in diocesi.
È stata la celebrazione di apertura dell’anno pastorale, in cattedrale alle ore 21, che ha fatto seguito a due precedenti serate. Nella prima i rappresentanti dei Consigli Pastorali Parrocchiali hanno discusso a gruppi sul tema del giovani (in vista del Sinodo); nella seconda ha parlato Marco Moschini, docente all’Università di Perugia.
Nell’omelia il vescovo (con lui hanno concelebrato un bel gruppo di sacerdoti) ha ricordato gli arcangeli di cui ricorreva la festa: Michele, l’angelo della lotta contro il male; Gabriele, l’angelo dell’annuncio del Salvatore Gesù, compito primario degli operatori pastorali; Raffaele, l’angelo che ha accompagnato il giovane Tobi nel suo viaggio verso un felice matrimonio con la giovane Sara. A questo punto ha accennato all’impegno di accompagnamento dei giovani, in vista del sinodo in programma l’autunno del 2018.
Dopo l’omelia, la professione di fede e il Mandato: “Carissimi fratelli e sorelle – ha iniziato il vescovo Daniele – Dio nostro Padre ci chiama ancora una volta a iniziare un nuovo anno pastorale, perché progredendo nella scuola e nell’esperienza di fede, diventiamo veri discepoli di Cristo. Voi operatori pastorali ricevete adesso il mandato: è Gesù stesso che, attraverso la voce della Chiesa, vi manda a portare la buona notizia così come un giorno chiamò e inviò i discepoli.”
 
Quattro gli impegni richiesti: testimoniare e trasmettere la fede cattolica in comunione con il papa e con il vescovo; partecipare attivamente alla vita della comunità diocesana e parrocchiale; vivere in comunione con il vescovo e costruire il popolo di Dio; dimorare sempre nell’ascolto dello Spirito.  
 
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