DUE COMUNICAZIONI DELL’UFFICIO LITURGICO RIGUARDO LA CELEBRAZIONE DELLE MESSE DI PRIMA COMUNIONE E I LETTORI

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La commissione liturgica vuole offrire alcune considerazioni riguardo le Celebrazioni delle Messe di prima Comunione.

Modificare in modo consistente i segni liturgici in occasione della Messa di prima comunione – ad es. sostituendo l’altare ‘normale’
con una “tavola con del pane e del vino” – porta tra le altre cose all’effetto di fare della Messa di prima comunione una ‘eccezione’, qualcosa di singolare, rispetto alla normalità, ma la Messa di prima comunione è, o dovrebbe essere, l’INIZIO della partecipazione piena del fanciullo alla Celebrazione eucaristica, proprio in virtù del fatto che PER LA PRIMA VOLTA si accosta anche alla Comunione. “Per la prima volta”, appunto: il che suppone che seguiranno poi le “altre volte”, ossia la partecipazione alla Messa, con la comunione, DI DOMENICA IN DOMENICA.
Ha un senso dare una solennità speciale alla “prima volta”; non ha senso, invece, trasformare questa ‘prima volta’ in qualcosa di ‘eccezionale’: bisogna, piuttosto, che sia per i ragazzi UNA ‘PRIMA VOLTA’ DI CIÒ CHE RITROVERANNO ANCHE NELLE DOMENICHE SUCCESSIVE, proprio anche sul piano dei segni liturgici; se il ‘segno’ della “prima volta” è molto diverso da ciò che si ritroverà le “altre volte”, si manda un messaggio sbagliato e controproducente.
Molto meglio, allora, valorizzare il ‘segno’ che è l’altare attraverso una bella e dignitosa preparazione dell’altare prima della presentazione dei doni: portando in processione, eventualmente, anche la tovaglia e facendola sistemare da qualcuno dei ragazzi, portando i ceri, i fiori ecc. (curando le bellezza dei gesti e delle cose, senza parole di ‘spiegazione…’)

Per ulteriori approfondimenti in merito a questo tema è possibile consultare:

Disposizioni della Congregazione per il Culto Divino

 

Riguardo inoltre il servizio liturgico della proclamazione della Parola di Dio offre questo vademecum che è possibile scaricare:

VADEMECUM definitivo