Incontro con Giorgio Ponte

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Mercoledì 27 aprile – ore 20,45 – Centro di Spiritualità, via Medaglie D’Oro a Crema

“Sotto il Cielo della Palestina – Nessun uomo è fatto per soffrire”

Una serata con lo scrittore Giorgio Ponte

Una serata improntata al dialogo e al confronto con lo scrittore palermitano, milanese d’adozione, in occasione dalla pubblicazione della seconda edizione de

 “Sotto il Cielo della Palestina”,

la raccolta dei tre romanzi dedicati dall’autore a tre personaggi minori dei vangeli:

Yokabe l’adultera, Giairo l’indemoniato e Levi il ragazzino morto figlio della vedova di
Nain.
Sulle storie di questi personaggi evangelici, prima dell’incontro con Cristo, si posa il silenzio degli evangelisti. Questo vuoto di informazioni viene colmato dalla fantasia di Ponte che si muove con l’abilità che lo contraddistingue.
Una donna senza figli intrappolata in un matrimonio infelice; un uomo senza famiglia che vive per la moglie; un bambino senza padre che conta sull’amico del cuore, cercando di non fare pesare alla madre il fatto di non sentirsi come gli altri. Tre vite mancanti di qualcosa, tre esistenze della più comune – e infelice – normalità, diventate immortali grazie a un incontro che ne ha cambiato le sorti per sempre: quel singolo giorno in cui i loro passi si sono incrociati per caso con quelli di un forestiero destinato a diventare l’uomo più influente della Storia.
Solo Lui, solo Gesù di Nazareth – Yeshua nel racconto di Ponte – troverà le parole giuste per spezzare questa catena interiore di dolore. Lui che, nelle pagine di Ponte, compare e sparisce come una meteora, ma lascia una scia di luce che rischiara l’oscurità. Nessuna notte è più tale nell’incontro con il Nazareno, portando già in sé già le promesse di un’alba di risurrezione.
È vero: Ponte filtra le loro esistenze attraverso la propria immaginazione, avendo anche lui, come noi, carenza di elementi per ricostruire le loro reali vicende. Eppure, il suo lavoro appare prezioso per restituire, almeno in parte, una storia a chi ne è stato privato, seppure per una causa più grande come quella del Vangelo. Riflettere su queste narrazioni non è, per altro, un ostacolo al nostro cammino di fede.

Entrare nelle profondità dell’incontro di questi personaggi minori con il Nazareno ci apre una nuova prospettiva. Attraverso il racconto di Ponte, scopriamo che, in qualsiasi modo sia andata la storia antecedente, la loro pena è stata reale, la loro fatica per arrivare all’incontro che cambia la vita è stata immane, i loro passi sono stati autentici sia nella via impervia del dolore che in quella fiorita della speranza e della gioia interiore.

Equipe Centro di Spiritualità